martedì 17 settembre 2013

Restauro della Piramide Cestia, Roma



La piramide fu costruita in soli 330 giorni, tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Caio Cestio Epulone, un membro dei septemviri epulones. La struttura, alta 36,40 m., è in calcestruzzo, con cortina di mattoni e copertura di lastre di marmo di Carrara. All'interno vi è una camera sepolcrale, di 5,95 × 4,10 per un'altezza di 4,80 metri, la cui cubatura costituisce poco più dell'1% del volume complessivo del monumento. Su entrambi i lati, verso oriente e verso occidente, a due terzi dell'altezza, è incisa nel rivestimento l'iscrizione che registra il nome e titoli di Cestio. Molto interessanti sono il progetto e la realizzazione del ponteggio.

martedì 16 ottobre 2012

L’architettura di Enric Miralles a Edimburgo


L’architetto catalano in uno dei suoi ultimi progetti ha lasciato un forte segno sul territorio scozzese, attraverso il suo peculiare linguaggio architettonico che oscilla continuamente tra espressione artistica e progetto geometrico. Le sue forme sceniche, che contrastano e dialogano allo stesso tempo con il luogo ed il contesto urbano, ad Edimburgo, nel Parlamento scozzese, lasciano una grande eredità della sua rivoluzionale architettura, sempre pronta a rompere gli schemi, i modelli, la concezione tradizionale delle forme e degli spazi.


   

La complessità del progetto ed il ricco lessico delle facciate, fatte di bovindi, di pieni e di vuoti, di materiali e di testi scritti, affascinano il visitatore che ad ogni angolo scopre nuove dimensioni artistiche ed espressive, sia all’interno che all’esterno dell’edificio.


La complessità dei contenuti e del simbolismo che caratterizzano l’edificio è evidente nelle diverse parti del complesso architettonico, nell’ala degli uffici e negli spazi di pertinenza, ma è nella Camera dei Parlamentari (Debating Chamber), coperta da travi di quercia agganciate da giunti di acciaio, ed ispirata alle tipiche imbarcazioni scozzesi che emerge la vera concezione architettonica ed il raffinato genio del maestro Miralles. (di Marta Putelli)


venerdì 7 settembre 2012

La Scheggia londinese di Renzo Piano


A luglio, a Londra, è stato inaugurato il grattacielo più alto d’Europa, The Shard (la scheggia), progettato dall’architetto italiano Renzo Piano. L’edificio, 95 piani e 310 m di altezza, presenta sulla sua sommità un osservatorio che permette viste a 360° sulla città, e che si propone come una delle nuove e più interessanti attrazioni turistiche cittadine. La torre è stata realizzata grazie a fondi provenienti dal Qatar, che ha puntato su di un investimento a lungo termine capace, allo steso tempo, di rafforzare ulteriormente il legame con la Gran Bretagna. 




Ubicata a Southbank, quartiere a sud del Tamigi, conterrà un hotel a cinque stelle della Shangri-La, diversi ristoranti, 600.000 mq tra uffici e negozi, oltre che ad alcuni tra i più prestigiosi appartamenti della città. Lo Shard, opera da un miliardo e mezzo di sterline, a forma piramidale irregolare, rivestito completamente in vetro, è realizzato attraverso l’impiego  per il 95% di materiali riciclati.



Questa impressionante scheggia di vetro si innesta nel complesso snodo metropolitano della stazione ferroviaria e della metropolitana di London Bridge, dove ogni giorno transitano oltre 300.000 pendolari. Sorprende, percorrendo le strade del quartiere che conducono verso di essa, come il contrasto violento con il contesto urbano e la sua smisurata levatura accresca e non penalizzi la sua magnificenza. Un’altra importante architettura di Renzo Piano che farà parlare di sé e che lascerà il segno per lungo tempo. (Marta Putelli)






martedì 28 febbraio 2012

Modulo di Aseos a Leiro, nella Provincia di Ourense

Un interessante Progetto per un Modulo di Aseos è stato realizzato a Leiro (Provincia di Ourense) in Spagna, nei pressi della foce del Fiume Avia, sull’Oceano Atlantico, in un territorio di elevato pregio naturalistico ed ambientale.
Il tentativo riuscito di trovare una soluzione funzionale alla necessità di fornire quello specifico luogo di un servizio ai turisti e di realizzare al contempo un elemento modulare a basso impatto ambientale all’interno di un Parco Naturale, è stato insignito del Primo Premio Gallego de Arquitectura Sostenible 2011, nella categoria Spazio Sostenibile.

Foto C. López Muiños e J. Otero Vázquez

Il piccolo edificio, progettato dai giovani architetti C. López Muiños e J. Otero Vázquez, è ammirevole per la sua integrazione con il contesto naturale. Esso è caratterizzato da un doppio sistema di rivestimento. La cassaforma protettrice in legno di acero che riveste l’involucro interno in cemento armato, è costituita da elementi anulari e compatti che modellano le superfici, garantendo opportuni ombreggiamenti alle facciate. Presenta un sistema di ventilazione naturale, ma consente allo stesso tempo permeabilità e captazione dell’irraggiamento, una buona schermatura visiva dall’esterno del modulo, e protegge da atti vandalici, dato il contesto isolato. La luce è stata studiata in senso bidirezionale dall’interno verso l’esterno e viceversa, mentre l’illuminazione interna è realizzata esclusivamente con Led a basso consumo. Un sistema a palafitta e di deflusso delle acque fluviali è stato previsto, in relazione al fatto che il modulo è ubicato in una piana ai margini del fiume, soggetta a periodiche inondazioni.  (di Marta Putelli)